giovedì 10 maggio 2012

CARI POLITICI..QUESTE PERSONE SONO SULLA VOSTRA COSCENZA


Senza lavoro non vivo più": due suicidi a Salerno

Mercoledì, 9 maggio 2012 - 08:08:00
imprenditore crisi 3
Di Rosa Coppola
Crisi economica: ancora suicidi per mancanza di lavoro. Nel salernitano due persone si sono tolte la vita nel giro di poche ore. “Chiedo scusa, ho fallito” recitava un primo biglietto. “Senza lavoro non riesco più a vivere”, il secondo.
In entrambi i casi sono stati i familiari a trovare i corpi di quegli uomini gravati da un lavoro che non c’era più, una casa da lasciare entro poco tempo e un futuro che appariva totalmente nero.
Questo quanto avrà pensato Angelo Antonio C., 62enne, residente a San Valentino Torio, piccolo centro del salernitano, sposato, padre di tre figli di cui uno prossimo al matrimonio, operaio generico fino a Natale scorso, quando ha deciso di imbracciare il fucile e spararsi allo sterno. A sentire l’inconfondibile suono degli spari un vicino e il figlio. In casa, sul tavolo della cucina, biglietto: “Senza lavoro non riesco più a vivere”.
Poche ore più tardi, intorno alle quattordici, Generoso A., 49enne, sposato, padre di due figli, residente nella zona industriale di Salerno, ex guardiano presso un centro di distribuzione alimentare attraverso una ditta esterna, è stato trovato senza vita. Si era impiccato. Da quasi due anni quel posto di guardiano non era più il suo e trovare altro era diventato difficile. Ma il destino ha giocato un ulteriore brutto scherzo con l'arrivo, pochi giorni fa, di una lettera di sfratto. Doveva lasciare l’abitazione entro giugno dove viveva da otto anni in affitto. Si è sentito perduto. Così ha scelto un deposito di un supermercato nei pressi di casa per impiccarsi. Sul tavolo aveva lasciato un biglietto d’addio: “Scusate, ho fallito”. Quell’assenza prolungata ha insospettito la figlia dell’ex custode. Alla giovane è toccata la drammatica esperienza di rinvenire il corpo esamine del padre.
Sono tre i casi di suicidio sul territorio a causa della crisi economica. Il primo nella città di Pagani: a metà aprile, il 27enne Gianfranco R., informatico, si sparò dopo l’arrivo dei suoi collaboratori nel negozio aperto da pochi mesi.

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